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Primitivo di Manduria, giro d’affari da 140 milioni di euro per il grande rosso di Puglia

February 28, 2020
Gigi Maiello

Da più parti indicata come una delle Regioni rampanti del vino italiano e tra le realtà più importanti della riscossa enoica del sud, la Puglia cresce trainata dai suoi grandi vini da vitigni autoctoni. Grazie ad una produzione sempre più orientata alla qualità, e sempre più vocata all’export. Come racconta la case history del Primitivo di Manduria, diventato ormai motore di un giro d’affari vinicolo da 140 milioni di euro nel 2019, grazie a 17 milioni di litri imbottigliati, per 23 milioni di bottiglie (il 92% di Primitivo di Manduria Doc, il 7,6% di Primitivo di Manduria Riserva Docg) andate sul mercato, e per il 70% all’export. Una crescita della produzione imbottigliata 12%, sottolinea il Consorzio del Primitivo di Manduria, grazie a 144 aziende imbottigliatrici di etichette di Primitivo di Manduria. Una bella evoluzione per un vino che, solo fino a pochi anni fa, era ancora considerato poco più che un vino “da taglio”.“Questa crescita - afferma Mauro Di Maggio, presidente del Consorzio del Primitivo di Manduria -; è la dimostrazione che le nostre cantine puntano sulla nostra Denominazione e che la passione dei consumatori non accenna a diminuire. Noi, come Consorzio di Tutela, stiamo puntando sempre più ad un sistema di denominazione che garantisce più qualità e più controlli sia in Italia sia all’estero. Queste attività sostengono il territorio ma soprattutto sono a fianco dei produttori che credono nel nostro brand. Altra mission - conclude di Maggio - è valorizzare l’identità vitivinicola territoriale, coinvolgimento l’intera filiera e comunicando il Primitivo di Manduria come sinonimo di vino di eccellenza”.